
La politica contemporanea si trova in una fase di profonda crisi. Il tessuto dei valori su cui dovrebbe fondarsi è in via di smarrimento, generando un vuoto che ha compromesso l’autorevolezza, un concetto spesso frainteso come autoritarismo. La direzione da seguire sembra confusa e incerta. Gli adulti di oggi continuano a seminare l’idea che tutto sia lecito, anche quando non lo è. Questo ha abbassato notevolmente l’asticella dell’etica e della moralità in tutti i settori della vita sociale. Nessuno sembra esente da questa tendenza.
Ci troviamo di fronte a una società liquida, dove la responsabilità è diventata una rarità e la coscienza individuale ha perso la sua voce. Le regole esistono, ma spesso restano lettera morta, inapplicate. Ancor peggio, le regole non scritte, che riflettono il buon senso e la moralità, faticano a trovare spazio. Oggi, il denaro e il potere hanno preso il centro della scena nelle nostre vite, e il degrado circostante sembra essere una diretta conseguenza di questa prioritizzazione.
Non si tratta solo di un problema economico, ma piuttosto di una crisi umana che ha portato a un calo delle nascite. Opportunismo e cinismo sono diventate le nuove bandiere trasmesse alle generazioni future. L’assenza di limiti e la mancanza di decenza sono diventate allarmanti sia nella sfera pubblica che in quella privata.
Chi potrebbe rappresentare e comprendere questo diffuso sentimento di insoddisfazione? Dove si trova il partito o il movimento che possa offrire una prospettiva nuova e autentica? Nel corso del tempo, sono emersi individui presentati come salvatori del mondo, ma che fine hanno fatto?
La politica attuale sembra distorta: politici che cambiano casacche, che non rispettano le loro promesse e che si comportano in modo incoerente. I media televisivi sono complici, mostrando un quadro distorto della realtà e spesso offrendo esempi diseducativi. Questi modelli errati e incoerenti diventano normali, soprattutto nelle periferie, danneggiando la società nel suo complesso.
Tutto ciò richiede un intervento urgente. Dove la politica fallisce, si spera che un giorno siano i singoli cittadini a emergere, operando in vari settori della società civile. È necessario un taglio netto a questo andazzo, altrimenti il futuro dell’Italia sarà sempre più incerto.
È tempo di recuperare l’autorevolezza, non da intendersi come autoritarismo, ma come fiducia riposta nelle istituzioni e nei valori fondamentali. Dobbiamo coltivare un terreno fertile per la responsabilità individuale e per un ritorno alla moralità e all’etica, sia nella sfera pubblica che in quella privata. Solo così potremo sperare in un futuro più prospero e stabile per l’Italia.
Matteo Lauria – Direttore I&C
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Una risposta
Hai perfettamente ragione.
La fase dei partiti si è spenta in modo naturale e doveva essere sostituita dall’autorevolezza dei singoli che invece è mancata.
Pare sia emersa invece solo quella dell’arrivismo
funzionale solo alle velleità personali da raggiungere ad ogni costo, anche con il continuo cambio di casacca.