EDOARDO BENNATO E LA TIRATINA D’ORECCHIE A RENZI

Ironico e dissacrante, genuino ed impietoso verso il potere, da sempre. Edoardo Bennato e la sua band ieri hanno incantato migliaia di spettatori in Piazza Steri a Rossano. In un concerto attesissimo, rinviato a ieri dopo l’alluvione del 12 agosto scorso. Dalle 10 a mezzanotte, Edoardo ha suonato e cantato con quella passione meridionalista che lo accompagna sin dai suoi esordi musicali con gli altri due fratelli. Un repertorio infinito, quello del rocker napoletano. Da “Un giorno credi” a “Uffà! Uffà!”, da “Attento Joe” a “In nome del popolo italiano” , da “L’isola che non c’è” a “Sono solo canzonette”. E ieri, oltre alle sue splendide canzoni, il grande Bennato non si è esimato dalla critica politica, in qualche minuto di dedica speciale alla Rossano colpita dall’alluvione, introducendo una delle sue canzoni più dissacranti, “Meglio Topolino”. “Qualche anno fa ho scritto una canzone sulla classe politca italiana – ha detto l’artista partenopeo – ed ho preso in prestito i personaggi di Walt Disney (Paperino, Topolino), ma con una differenza, quelli di Walt Disney sono simpatici, fanno ridere. I personaggi della politica italiana, invece, fanno piangere. Una quindicina di giorni fa dovevo venire a cantare qui a Rossano. Poi è arrivato l’inferno di pioggia. Dopo due giorni ho visto al telegiornale che chi comanda in questo momento in Italia era al Festival dell’Unità vicino Reggio Emilia. Quella è una Regione in cui dal dopoguerra tutto va bene. Per cui lì si è preso anche le pacche sulle spalle. Erano tutti sorridenti. Mentre quì il Sindaco di Rossano era rimasto da solo. Era meglio che chi comanda adesso in Italia veniva quì. Magari si pigliava anche qualche insulto, invece della pacca sulle spalle. Però almeno si faceva vedere quà. È il problema del Sud da sempre. Il nord naviga in buone acque, per vari motivi. Ma dai tempi dell’Unità di Italia, man mano che si va avanti, c’è la disunità dell’Italia. C’è sempre più differenza tra Reggio Emilia e Reggio Calabria. Il problema è nostro, dei napoletani, dei calabresi. Siamo tutti stupidi??? Evidentemente c’è qualcosa che non quadra in Italia. Se questa differenza tra Nord e Sud non diminuisce, l’Italia non decollerà mai. Sarà sempre una Nazione zoppa, sbilenca. Qualcuno l’altro giorno ha detto “L’Emilia è il cuore dell’Italia, però le gambe stanno in Calabria”… Si, ma se in Calabria non si riesce a camminare, si ferma tutta l’Italia. Insomma, questa è una canzonetta a quella cosiddetta “classe politica” che comanda adesso in Italia!”. Applausi e tutti a cantare con lui. Parole dure, forti. Come solo lui, in Italia, sa pronunciare. Senza timore alcuno. Com’è giusto, peraltro, che sia. Una vicinanza calorosa al popolo rossanese, espressa con le parole e la musica. La partecipazione. Bennato, con le sue parole, ha toccato le corde giuste. Senza retorica. Dritto al nocciolo della questione. Insomma, Edoardo Bennato ci teneva tanto a dire queste cose ai rossanesi. E le ha dette. Nel concerto è stato accompagnato dai musicisti Giuseppe Scarpato e Gennaro Porcelli alle chitarre, Patrix Duenas al basso e percussioni, Roberto Perrone alla batteria e Raffaele Lopez alle tastiere. Musicisti di alto livello, che spesso si esibiscono anche da soli. Ad accompagnare Bennato e la sua band a Rossano, l’inseparabile amico di sempre e manager Andrea Scaglione. In un’intervista a Repubblica del 26 Luglio 2015, Bennato ha annunciato l’uscita del nuovo disco “Pronti a salpare” ad ottobre 2015 edito da Universal Music Italia, preceduto da un singolo che verrà pubblicato nel prossimo mese di settembre.

I&C bennato Edoardo Bennato a Rossano pubblico piazza Steri

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