La nuova ondata Covid si conferma complessa nella gestione. L’esperienza degli anni trascorsi ha rodato la macchina organizzativa ma non sempre ci si trova preparati agli eventi che presenta il quotidiano.
Sembra di vivere una perenne fase di approssimazione, in totale anarchia. Al pronto soccorso di Corigliano Rossano e al Polo Covid continuano a giungere da tutto il territorio ambulanze con pazienti contagiati dal virus, anche da Acri dove si era preannunziata l’apertura di 14 posti. I camici bianchi dell’emergenza vivono situazioni d’assedio tra la gestione di pazienti con patologie ordinarie e soggetti Covid o sospetti tali. E ieri, in serata, una delle poche stanze disponibili riservate in pronto soccorso all’isolamento è stata invece occupata da un detenuto con problemi ordinari che poteva essere ricoverato in reparto, mentre fuori in ambulanza c’era in attesa un paziente Covid. La situazione nel suo complesso è critica. A Corigliano-Rossano nelle ultime 24 ore si sono registrati 14 nuovi contagi. Desta preoccupazione il focolaio scoppiato nei giorni scorsi a Campana dove il sindaco Agostino Chiarello si è rivolto al Presidente della Giunta regionale Roberto Occhiuto chiedendo l’istituzione della zona rossa. Ci sono al momento, nella piccola comunità presilana: 50 positivi e 5 ospedalizzati.
La corsa nei centri vaccinali per la prima e terza dose
Nel frattempo nei tre centri vaccinali di Corigliano-Rossano, ma anche nelle farmacie che espletano attività vaccinale riappaiono le code di un tempo. Obbiettivo? Prima e terza dose. Da domani entrano in vigore le nuove regole anti-covid e il super green pass anche in zona bianca. Previste sanzioni pesanti da 400 a 1000 euro per chi entra in ristoranti senza il certificato verde rafforzato (vaccinati o guariti). E a Corigliano Rossano sono in corso controlli da parte dei Carabinieri NAS sul rispetto dell’obbligo del green pass per l’accesso in locali e ristoranti, sono in atto anche verifiche circa l’obbligo del possesso per i lavoratori, introdotto dallo scorso 15 ottobre scorso. Musi lunghi tra gli scettici al vaccino anche tra il personale amministrativo, docenti della scuola, delle forze dell’ordine e del soccorso pubblico in vista dell’obbligo vaccinale che entrerà in vigore dal 15 dicembre prossimo.