Emergenza idrogeologica, disegno di legge del Senatore Ernesto Rapani

Rapani Ernesto

L’Italia si trova ad affrontare una crisi idrogeologica senza precedenti, evidenziata dagli eventi meteorologici estremi che hanno colpito il Paese nel corso dell’ultimo anno. L’alluvione che ha devastato la Toscana lo scorso 2 novembre è solo l’ultimo di una serie di disastri naturali che hanno messo in evidenza la vulnerabilità del nostro territorio. In risposta a questa emergenza, il Senatore Ernesto Rapani ha presentato un disegno di legge volto a mitigare il dissesto idrogeologico e prevenire le catastrofi naturali che minacciano il nostro Paese.

Il rapporto “Città Clima 2023 Speciale Alluvioni” di Legambiente ha documentato un aumento significativo degli eventi meteorologici estremi negli ultimi anni, con centinaia di allagamenti, esondazioni fluviali e frane causate dalle piogge intense. Questi eventi non solo hanno causato perdite di vite umane, ma hanno anche provocato danni irreparabili all’ambiente, all’agricoltura e alle infrastrutture, mettendo in pericolo la sicurezza e il benessere delle comunità locali. Il disegno di legge proposto dal Senatore Rapani si pone l’obiettivo di affrontare direttamente le cause di questa emergenza, concentrandosi sulla prevenzione e sulla protezione del territorio. In particolare, il DDL prevede che gli uffici della Protezione Civile siano responsabili della programmazione annuale delle operazioni di pulizia e manutenzione del patrimonio forestale pubblico, con particolare attenzione alle aree ad alto rischio di dissesto idrogeologico. Il DDL attribuisce al Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica il compito di definire le modalità di intervento straordinario per migliorare la stabilità del patrimonio forestale e rafforzare le misure di protezione ambientale, in collaborazione con le regioni e le province autonome. Si affronta, inoltre, la questione della manutenzione idraulica dei fiumi e dei torrenti, stabilendo interventi mirati per ripristinare il livello storico dell’alveo e migliorare la funzionalità idraulica, al fine di ridurre il rischio di alluvioni e inondazioni. Infine, si prevede la compensazione dei costi delle attività di sistemazione dei corsi d’acqua attraverso la cessione dei materiali estratti, garantendo un approccio sostenibile ed economicamente vantaggioso per le autorità locali. Tale iniziativa rappresenta un passo importante verso la protezione del territorio e la mitigazione del dissesto idrogeologico in Italia.

Roma, mercoledì 21 febbraio 2024                      Ufficio Stampa

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