FIDUCIA ISTITUZIONALE 2024: CALO GENERALIZZATO. IL MEZZOGIORNO PREMIA LA MAGISTRATURA MA SFIDUCIA I GOVERNI LOCALI

mirto crosia

di Antonio Caruso

ROMA, 8 OTTOBRE 2025 – La fiducia dei cittadini italiani nelle istituzioni del Paese ha registrato un calo generalizzato nel 2024, interrompendo la tendenza positiva che aveva caratterizzato il biennio precedente e culminata nel picco del 2023. È quanto emerge dall’ultima indagine Istat “Aspetti della vita quotidiana”, che analizza l’evoluzione della fiducia verso gli organi della Repubblica.

Le uniche istituzioni che ottengono livelli di fiducia costantemente più che sufficienti si confermano i Vigili del Fuoco, le Forze dell’Ordine e il Presidente della Repubblica.

I Vigili del Fuoco mantengono il primato indiscusso con quasi il 90% dei cittadini che esprime un livello di fiducia elevato.

Le Forze dell’Ordine si posizionano come seconda istituzione più fidata, sebbene abbiano subito una flessione nell’ultimo anno, scendendo dal 76,2% al 72,9%, tornando ai livelli registrati nel 2018. Completa il podio la Presidenza della Repubblica, che, pur calando dal 71,6% al 68,2%, si conferma la terza istituzione di cui i cittadini si fidano di più.

Le Istituzioni Politiche: un recupero ancora insufficiente

Le istituzioni della democrazia (Parlamento, Governo, Partiti) rimangono sotto la sufficienza , nonostante l’analisi di lungo periodo (2012-2024) evidenzi un recupero complessivo di consenso.

In particolare, il progressivo aumento di fiducia nel Parlamento italiano (passato dal 22,9% nel 2012 al 40,8% nel 2024) ha azzerato il divario con il Parlamento europeo, anch’esso al 40,2%.

Tuttavia, restano sul fondo della classifica il Governo nazionale, con una fiducia pari al 37,3%, e soprattutto i Partiti Politici. Nonostante un recupero nel tempo, i Partiti rimangono l’istituzione meno fidata: solo poco più di un quinto dei cittadini (il 22,4%) esprime un voto di fiducia sufficiente nei loro confronti. Oltre una persona su cinque (il 20,2% dei laureati e il 24,1% dei meno istruiti) è completamente sfiduciata, assegnando un voto pari a zero ai Partiti.

Anche il Sistema Giudiziario vede interrompersi la sua tendenza positiva registrata dal 2020: la fiducia scende dal 46,1% del 2023 a circa il 44% nel 2024.

Il Contesto Territoriale: il Mezzogiorno si affida alla Magistratura

L’analisi per ripartizione geografica rivela significative differenze nella fiducia verso gli enti di governo locale, mentre i livelli verso il Governo nazionale sono simili nelle diverse aree del Paese.

I livelli di fiducia verso il Governo Comunale (48,3% Italia) e il Governo Regionale (40,9% Italia) risultano nettamente più elevati nel Nord. Per l’amministrazione comunale, i punteggi di fiducia compresi tra 6 e 10 raggiungono il 53,2% al Nord, ma crollano al 43,5% nel Mezzogiorno. Per il Governo Regionale, il divario è di circa 10 punti percentuali a sfavore del Mezzogiorno (45,6% Nord contro il 35,9% Sud). I punteggi più bassi verso la Regione si registrano in Molise, Sardegna e Sicilia (tra il 28% e il 31%).

Fa eccezione il Sistema Giudiziario. Il Mezzogiorno è l’unica area in cui la fiducia verso la Magistratura è costantemente più elevata che altrove. Qui, il 46,7% dei cittadini esprime un livello di fiducia almeno sufficiente, superando il dato del Nord (41,5%) e del Centro (45,4%).

L’atteggiamento verso le Forze dell’Ordine è invece omogeneo, con percentuali di fiducia simili (72%-73%) in tutte le ripartizioni geografiche.

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