Fotovoltaico nella Petrosa: La Resit vince il ricorso, rischio “mare di pannelli” a Castrovillari

Castrovillari, 2 luglio 2025 – La Petrosa di Castrovillari si trova di fronte a un bivio cruciale: diventare una Riserva Naturale o essere ricoperta da un’invasione di pannelli fotovoltaici. Questa è l’allerta lanciata dal consigliere regionale Ferdinando Laghi, dopo la recente sentenza del Consiglio di Stato che ha dato ragione alla società Resit, rendendo inutili i dinieghi di Comune e Regione per bloccare un secondo impianto fotovoltaico nell’area pedemontana.

La decisione del Consiglio di Stato evidenzia chiaramente come le opposizioni locali non siano sufficienti a impedire l’installazione dei pannelli, sottolineando l’urgenza di un’azione più incisiva: l’istituzione della Riserva Naturale Pedemontana di Castrovillari.

 

Perdita di Tempo Prezioso: L’Iter della Legge Bloccato

 

“Si sta volutamente perdendo tempo prezioso,” commenta Ferdinando Laghi, puntando il dito contro il blocco di una proposta di legge fondamentale. Nonostante sia stata approvata all’unanimità in Commissione Ambiente, la proposta è ferma “da un anno e mezzo, ad un passo dall’approdo in Aula Consiliare”.

Questo stallo ha permesso alla società Resit, vincitrice del ricorso presentato nel 2023, di avvicinarsi all’ottenimento dell’autorizzazione per installare un impianto da 9MW a Castrovillari.

 

Un Territorio Sotto Assedio Energetico

 

La situazione nella Petrosa è sempre più critica. “Ci siamo aggiudicati altri 11 ettari di fotovoltaico,” prosegue Laghi, riferendosi all’impianto Resit. Questo si aggiunge ai 34 ettari già autorizzati alla Società EF Agri Società Agricola, anch’essa nella zona della Petrosa, tra via dei Moranesi e il carcere di Castrovillari.

Il quadro si aggrava ulteriormente con un progetto di insediamento, sempre della Resit, di ben 61 ettari attualmente in fase decisionale presso il Ministero. A ciò si somma la “minaccia” di ulteriori 275 ettari nella stessa area della Petrosa.

“Una responsabilità gravissima, politica, sociale, umana che grava come un macigno su chi si oppone al perseguimento del bene comune di un intero territorio,” tuona il consigliere.

 

La Riserva Naturale: L’Unica Soluzione Concreta

 

Laghi non usa mezzi termini per smascherare quelle che definisce “falsità di quelli che hanno rifiutato ogni confronto”. Sottolinea come l’idea che un intervento della Regione o del Comune sia sufficiente per fermare le installazioni sia un’illusione.

“L’unico modo per bloccarli è rappresentato dalla istituzione della Riserva Naturale, che deve però precedere l’autorizzazione per il fotovoltaico,” afferma Laghi. Oltre a proteggere il territorio dall’invasione dei pannelli, l’area protetta porterebbe “enormi vantaggi per il territorio”.

La questione, per Laghi, va oltre un semplice progetto di riserva. Si tratta di un vero e proprio ostruzionismo nei confronti di una proposta di legge già avanzata, un comportamento che ha già penalizzato altre riserve naturali presentate successivamente. La posta in gioco è alta, e il futuro della Petrosa di Castrovillari dipenderà dalla rapidità e dalla determinazione con cui si agirà.

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