Fusione e Psa Sibaritide, momento storico che necessita supporto

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Il Psa e la fusione, progetto da adeguare al momento storico in atto che ha necessità di essere supportato anche dalla politica. Se ne è discusso nel corso del convegno promosso da Fdi-An sul tema “La fusione nel Piano strutturale associato della Sibaritide”, svoltosi all’Auditorium Amarelli nella serata di giovedì. Un momento voluto e pensato per formare ed informare i cittadini sul processo di fusione in atto fra i comuni di Corigliano e Rossano, che sfocerà nel referendum popolare del 22 ottobre prossimo.
Il convegno è stato il primo dei momenti previsti e programmati dal partito per le prossime settimane e i prossimi mesi. Scopo del “cammino” è quello di giungere al referendum in modo consapevole e consci dei numerosi benefici che un processo del genere apporterà all’intero territorio. Fdi-An, promotore della fusione sin dalla prima ora, ha chiamato a relazionare al convegno due “tecnici”, la responsabile del piano, Tiziana Montera, funzionario del Comune di Corigliano Calabro e Giuseppe Graziani, dirigente del Comune di Rossano. Dopo le relazioni prettamente tecniche, l’evento ha fatto registrare una fase politica ed il dibattito con i presenti, aperto dal consigliere regionale di Fratelli d’Italia-Alleanza Nazionale, Fausto Orsomarso che ha spiegato come processi del genere, seppur partiti dal basso come nel caso dell’appello inviato ai sindaci nel 2014 dalle 100 associazioni, debbano essere supportati anche dalla politica.
In proposito è intervenuto anche il coordinatore delle associazioni, Amerigo Minnicelli, che ha voluto rimarcare come progettazioni urbanistiche quali il Psa, debba essere maggiormente incastonato nella realtà storica che questo territorio sta vivendo e quindi che consideri maggiormente il processo di fusione. Le conclusioni sono state affidate a Giovanni Dima ed Ernesto Rapani. Il primo ha evidenziato i “numeri” imponenti della “nuova città” Corigliano Rossano: la prima in Calabria come superficie, la terza in termini di popolazione residente dopo Reggio e Catanzaro, oltre ai numerosi benefici anche di carattere politico e rappresentativo. Il coordinatore regionale, dal canto suo, ha spaziato in tutte le direzioni, toccando argomenti di fondamentale importanza per la fusione quali l’ospedale della Sibaritide, la cittadella degli uffici, il tribunale, tutti da collocare, nell’immaginario collettivo, in modo baricentrico fra i due grandi poli urbani che andranno a costituire la terza grande città della regione. “Vi è la necessità di individuare nel Psa – ha proposto Rapani – un’adeguata area da destinare a direzionale, così come la previsione di una pista ciclabile che percorra i 25 km di costa e qualifichi il lungomare. Nel rispetto di un progetto di mobilità sostenibile con infrastrutture adeguate, si prevedano anche due stazioni ferroviarie, una che serva il porto di Corigliano, anche da un punto di vista turistico, l’altra a Insiti, a servizio del centro direzionale, dell’ospedale, della cittadella degli uffici. Questi – ha concluso – sono alcuni degli elementi che il Psa dovrebbe prevedere”.
Tra i prossimi appuntamenti, il 25 giugno, al Centro d’eccellenza a Corigliano, il partito ha organizzato un altro convegno che come tema avrà le testimonianze sulle fusioni, come quella di Lamezia Terme che quest’anno celebrerà i cinquant’anni.

(fonte: La Provincia di Cosenza)

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