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Il cinema di Massimo Troisi attraverso il ricordo di Anna Pavignano. Appuntamento al 29 luglio al Castello Ducale

Emoziona, intenerisce, crea familiarità e reciprocità come solo un buon libro sa fare. DA DOMANI MI ALZO TARDI (edizioni e/o) è l’incontro immaginario, con la discrezione tutta piemontese di Anna Pavignano, tra la sceneggiatrice e Massimo Troisi. Da questo libro è liberamente tratto l’omonimo film di Stefano Veneruso (nipote dell’attore e regista napoletano), prodotto da 30miles Film e Barbara Di Mattia, uscito nelle sale cinematografiche l’anno scorso.

Ma non è una celebrazione lugubre, anzi, leggerlo dà la sensazione di trovarsi seduti a un tavolo con Troisi, a guardare la sua fronte ampia, i suoi riccioli neri, il perenne mezzo sorriso, le dita lunghe e sottili che sorreggono parole napoletane smozzicate.

Succederà lo stesso lunedì 29 luglio alle ore 21.00 sul piazzale “Mario Candido” del Castello Ducale di Corigliano-Rossano (CS) dove l’emozione di rincontrare Massimo Troisi sarà grande attraverso le parole di Anna Pavignano, la sceneggiatrice dei suoi film e compagna nei primi anni ’80, e i relatori che prenderanno parte alla serata.

Con la conduzione di Michele Conversano e interpretazione brani di Francesca Geraci, la serata vedrà gli interventi di tre relatori, che daranno vita a tre blocchi tematici:

  • La lingua di Massimo con Giuseppe Sommario, assegnista di ricerca presso l’Università Cattolica di Milano, si occupa di fenomeni migratori italiani, dirige il Festival delle Spartenze e coordina alcuni comitati delle radici che coinvolgono quasi 50 comuni fra Calabria e Molise. Nel 2004 si è occupato di cinema e linguaggio, dando vita a una pubblicazione che rimane un caposaldo dello studio troisiano: Massimo Troisi. L’arte della leggerezza (Rubbettino, 2004), nel quale indaga l’articolato mondo dei codici espressivi adottati da Troisi nei suoi film.
  • La scrittura di Anna Pavignano con Carlo Fanelli, professore associato presso il Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università della Calabria. Insegna Drammaturgia e Organizzazione ed economia dello spettacolo al CdS Triennale in Comunicazione e DAMS; Storia del teatro e della danza e Teorie della performance alla Laurea Magistrale in DAMS e Storia dell’Arte. Ha scritto numerosi saggi sul teatro gesuitico e dell’entourage accademico di Bernardino Telesio e sulla Poetica di Tommaso Campanella. Si occupa poi della ridefinizione del teatro contemporaneo come “teatro vivente”, con saggi su Romeo Castellucci, Teatro Valdoca, Motus e altri.
  • Intervista a Anna Pavignano con Erminia Madeo, editor, specializzata in comunicazione multimediale e redazione testi. Si occupa della pubblicazione dei libri (editing, impaginazione e grafica, stampa). Collabora con agenzie letterarie per l’editing dei testi di romanzi e racconti, fa parte della redazione della rivista letteraria RISME, gestisce l’ufficio stampa di eventi e festival culturali, coordina e presenta manifestazioni e kermesse artistiche, lavora nelle scuole come esperta in editoria per la promozione della lettura.

Perché ricordare Massimo Troisi? A trent’anni dalla morte nulla riesce a scalfire la sua immagine indelebile. Perché è stato un anticipatore, un rivoluzionario necessario che manca ai tempi attuali e a quelli futuri. Con la sua delicatezza, i suoi sentimenti, ha lasciato una traccia inestinguibile.

Durante la serata, saranno trasmessi alcuni spezzoni dei film più celebri e interpretati brani tratti dal libro di Anna Pavignano. Un omaggio dalla città al mito universale di Massimo Troisi.

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