Ormai lo storico teatro di Rossano ha ripreso l’antico nome di Teatro Paolella, ma molte generazioni di rossanesi continuano a ricordarlo come “il Nazionale”, che per decenni è stato gestito dall’imprenditore Luigi Vittipaldi.
Applausi calorosi del folto pubblico erano tributati all’ottimo complesso artistico, uno dei migliori d’Italia”.
Annibale Ninchi (1887-1967) era un attore e drammaturgo appartenente alla famiglia Ninchi che tanti personaggi diede allo spettacolo italiano: il fratello Carlo e Ave Ninchi, figlia di un cugino. Annibale Ninchi era anche autore e insegnava all’Accademia Nazionale di Arte Drammatica “Silvio D’Amico” di Roma. A conclusione della sua lunga e ricca carriera di successi, negli anni ’60 lavorò con Fellini in “La dolce vita” e “8½”. Anna Solari (1013-1984), a sua volta, era un’attrice cinematografica molto famosa sia in Italia che in Germania. Nel dopoguerra, in relazione alla crisi che attraversava l’industria cinematografica, si avvicinò al teatro che divenne, dopo quella del cinema, la sua principale attività.
Continuando nell’articolo della Nuova Rossano si legge: “Il 2 e 3 marzo, poi, la acclamata Compagnia di rivista, diretta dal mago della canzone Oscar Carboni, ha dato sullo stesso teatro tre spettacoli magnifici, nei quali i numerosi intervenuti, divertiti e compiaciuti per la bravura degli attori, hanno rivolto applausi a costoro ed all’impresa”.
Oscar Carboni (1914-1993) con la sua voce garbata e melodiosa era conosciuto come “l’usignolo della canzone”. Grande rivale di Alberto Rabbagliati, di Natalino Otto e di Ernesto Bonino, nel dopoguerra entrò a far parte della scuderia dei cantanti della RAI.
Conclude l’articolo: “L’operosa, fervida attività di Luigi Vittipaldi va lodata e va incoraggiata perché nell’unico nostro teatro, dove si proiettano anche films di recentissima edizione, egli faccia anche per l’avvenire lavorare ottime Compagnie per la delizia degli spettatori. Ora si preannuncia l’arrivo dei De Filippo e quella di Livia Silvi. Speriamo presto! All’amico Luigi l’augurio cordiale di altri successi e di … pingui incassi!”.
I De Filippo non hanno bisogno di presentazioni. Livia Silvi (1921-2013) era un’attrice che aveva all’attivo parecchi film e aveva recitato anche con Alida Valli. Fu una protagonista di quella stagione del cinema denominata “dei telefoni bianchi”. Pertanto per decenni i rossanesi, oltre al teatro con compagnie di prim’odine, ebbero la possibilità di scegliere in materia di cinema tra la programmazione dei film del Cinema-Teatro Nazionale e quella del Cinema Italia, meglio conosciuto come il Ferrini, di proprietà di don Ciccio Mercogliano. Poi il 27 settembre 1964 il cav. Luigi Vittipaldi aprì il Cinema Traforo, un vero gioiello per l’epoca, modernissimo, con una capienza di 828 posti che spesso erano tutti occupati, che richiamava anche tanti spettatori dal circondario di Rossano.
Ricordo che mio padre mi portò all’affollatissima serata dell’inaugurazione durante la quale fu proiettato “Il Gattopardo” di Luchino Visconti, un film e quindi un libro che poi hanno lasciato una segno indelebile nella mia formazione.
Martino A. Rizzo
I racconti di Martino A. Rizzo. Ogni mercoledì su I&C
Martino Antonio Rizzo, rossanese, vive da una vita a
Firenze. Per passione si occupa di ricerca storica
sul Risorgimento in Calabria. Nel 2012 ha pubblicato
il romanzo Le tentazioni della
politica e nel 2016 il saggio Il Brigante Palma e i misteri
del sequestro de Rosis. Nel 2017 ha fondato il sito
anticabibliotecacoriglianorossano.it. Nel 2019 ha curato la pubblicazione
dei volumetti Passo dopo passo nella Cattedrale di Rossano,
Passo dopo passo nella Chiesa di San Nilo a Rossano,
Le miniature del Codice Purpureo di Rossano.
Da fotografo dilettante cerca di cogliere
con gli scatti le mille sfaccettature del paese natio
e le sue foto sono state pubblicate nel volume di poesie
su Rossano Se chiudo gli occhi.