Kalendarium, patrimonio immateriale di Tropea. Edizione 2024 dedicata al Museo del Mare

TROPEA. Oltre che un appuntamento atteso da molti ed un dono gradito da tutti, il Kalendarium può essere considerato ormai una pietra miliare del patrimonio culturale immateriale di Tropea. Un prezioso valore aggiunto da continuare negli anni. Come sempre, protagonista è una Città che non finisce mai di essere narrata, ammirata e, soprattutto, amata da tutti quelli che, avendola incontrata, non riescono a distaccarsene. L’edizione 2024 è dedicata ad un piccolo, grande tesoro tropeano, il MuMaT, lo splendido Museo del Mare che rappresenta un’esperienza a se stante.

Ad esprimere l’auspicio che l’iniziativa, il progetto ed i valori che esso sottende ed amplifica possano mantenere viva nei prossimi anni la ricerca e la promozione del patrimonio identitario e distintivo del Principato di Tropea è stato il Sindaco Giovanni Macrì intervenendo all’evento di presentazione, ospitata nei giorni scorsi a Palazzo Santa Chiara.

Insieme al Primo Cittadino, erano presenti anche la Presidente della Pro Loco Mariantonietta Pugliese, l’assessore Greta Trecate, il Presidente del Gruppo Folk Città di Tropea e di Culture a Confronto Andrea Addolorato, la Presidente di sos KORAI ODV Beatrice Lento ed il Gruppo Paleontologico Tropeano al cui lavoro di ricerca e di studio si deve la nascita del MuMaT.

Lo speciale almanacco si apre col messaggio del Sindaco che porge gli auguri di un felice anno nuovo presentando, nelle case che l’accolgono, una Tropea insolita, meno nota ed appariscente e proprio per questo più intrigante, esclusiva e fascinosa. Essa è impreziosita da altre sette rubriche che faranno conoscere alcuni dei meravigliosi volti della poliedrica esperienza di questa Città: Lydia (dedicata a Lydia Toraldo Serra, eletta sindaca di Tropea nel 1946), Storia, Casali, Eventi, Itinerari, Folklore e Gastronomia. Sono, queste, le tante e piccole curiosità che impreziosiscono il Kalendarium, 12 mesi di bellezza e cultura destinato a raccontare una destinazione inedita forse agli stessi residenti oltre che ai tanti cittadini temporanei.

L’appuntamento ha visto anche la visita guidata al Museo con i paleontologi Francesco Barritta, Francesco Florio, Luigi Cotroneo e Giuseppe Carone che hanno evidenziato alcuni particolari che lo caricano di valore identitario e dell’originalità dei suoi reperti, unici al mondo per la loro completezza, come lo scheletro di un cetaceo fossile, una balena che nuotava nelle acque della Costa degli Dei, 7 milioni di anni fa; e i due scheletri di sirenio, specie estinta di cui si hanno in Italia solo 4 ritrovamenti ed il riccio di mare, ormai scomparso e scoperto qualche anno fa.

Il Gruppo Folk si è esibito in due canti natalizi, uno dei quali analizzato nel mese di dicembre del calendario grazie al contributo del prof. Leonardo Alario, demologo, grande esperto di canti popolari calabresi. Un saggio di tutte le rubriche è stato interpretato dall’attrice Noemi Di Costa.

Comunicato stampa

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