Lo scontro al vertice tra la Rossanese e la capolista Vigor Lamezia ha lasciato il segno, non solo per il risultato sul campo ma per le riflessioni che ne derivano. La matricola Rossanese, nel campionato di Eccellenza, ha dimostrato che il suo percorso non è frutto del caso, ma di una programmazione attenta e di un progetto che guarda oltre il semplice risultato sportivo.
![]() |
![]() |
![]() |
Da sempre, il territorio sogna il salto nel calcio professionistico, un traguardo che fino a oggi è rimasto un miraggio. Raggiungerlo, però, non è solo questione di sogni, ma di concretezza e di un supporto economico adeguato. Questo richiede un cambio di prospettiva e un’unione di intenti.
La vera rivoluzione culturale in riva allo Jonio passa dall’abbattimento degli steccati che ancora dividono le tifoserie di Corigliano e Rossano. Occorre iniziare a pensare in grande, unendo le forze economiche e sociali di questi due territori per costruire una realtà unica, capace di competere ai massimi livelli. L’esempio della Vigor Lamezia è illuminante: nata dalla fusione di tre realtà (Sant’Eufemia, Nicastro e Sambiase), oggi rappresenta un modello vincente in grado di farsi valere su più fronti.
Anche il sindaco Flavio Stasi, in una recente intervista, ha lasciato intravedere un’apertura verso un progetto di fusione anche calcistica. Tuttavia, l’impulso decisivo deve venire dal basso, dal tessuto sociale, dal mondo sportivo e da chi vive quotidianamente il calcio. I silenzi e l’immobilismo rischiano di vanificare le potenzialità di un territorio che merita di essere protagonista. La storia insegna che i grandi risultati nascono dalla capacità di anticipare i tempi e di osare.
Le condizioni ci sono: una passione popolare che non teme confronti, un vivaio di talenti e una comunità pronta a sostenere un progetto ambizioso. Ora è il momento di trasformare queste potenzialità in realtà, di avviare quel processo di “cantierizzazione” che può portare il calcio jonico a vivere momenti di gloria. Non lasciamo che le divisioni o le incertezze frenino un sogno collettivo. Uniti, possiamo costruire qualcosa di grande.
Matteo Lauria – Direttore I&C
Una risposta
Sono d’accordo sulla fusione coriglianorossano a livello sportivo per far sì che si possa ritornare alla valorizzazione di giovani e al raggiungimento di risultanti importanti come quelli raggiunti non molto tempo fa con Massimo Costantino alla guida tecnica di cui io ne sono stato testimone avendo guidato l’under 19, Io che ancora opero nel calcio giovanile con la mia scuola calcio la Folgore Cariati Auguro di vero cuore un roseo futuro alla Rossanese come punto di riferimento del basso ionico cosentino e per far si che giovani talenti che crescono possano avere la possibilità di emergere nel calcio che conta.