Customize Consent Preferences

We use cookies to help you navigate efficiently and perform certain functions. You will find detailed information about all cookies under each consent category below.

The cookies that are categorized as "Necessary" are stored on your browser as they are essential for enabling the basic functionalities of the site. ... 

Always Active

Necessary cookies are required to enable the basic features of this site, such as providing secure log-in or adjusting your consent preferences. These cookies do not store any personally identifiable data.

No cookies to display.

Functional cookies help perform certain functionalities like sharing the content of the website on social media platforms, collecting feedback, and other third-party features.

No cookies to display.

Analytical cookies are used to understand how visitors interact with the website. These cookies help provide information on metrics such as the number of visitors, bounce rate, traffic source, etc.

No cookies to display.

Performance cookies are used to understand and analyze the key performance indexes of the website which helps in delivering a better user experience for the visitors.

No cookies to display.

Advertisement cookies are used to provide visitors with customized advertisements based on the pages you visited previously and to analyze the effectiveness of the ad campaigns.

No cookies to display.

L’intervento. Rivoluzione e responsabilità: il futuro della politica a Corigliano-Rossano

Tra pochi mesi si voterà per l’elezione del Sindaco e del nuovo Consiglio Comunale nel comune di Corigliano/Rossano, grazie a una legge che da più di 30 anni ha rivoluzionato – in meglio – il rapporto tra elettori ed eletto, prevedendo l’investitura diretta del sindaco, prima in balìa di partiti e di umori di singoli politici. Questa normativa ha come maggiore beneficio di offrire ai sindaci l’opportunità di emanciparsi dalla tutela partitica, e i partiti o le liste devono fare un passo se non indietro, almeno di lato, poiché è fondamentale il nome proposto alla massima carica. Ossia è il candidato che mette il suo background e tutto quello che crede opportuno, in contrapposizione agli avversari; dopodiché è la gente che sceglie liberamente chi gli aggrada. Ma considerare soltanto questo è riduttivo, perché non si amministra da soli, e il rendimento delle istituzioni è dovuto dalla qualità dei pretendenti e anche della sua squadra, soprattutto gli assessori; e dell’idea di staff e del gruppo di lavoro di cui è portatore il candidato sindaco. Tenendo bene in mente l’assioma che le scelte più importanti e fondamentali per il motore della macchina comunale sono quelle che riguardano la burocrazia. I rapporti con essa devono essere non chiari ma chiarissimi. Questa non è eletta da nessuno, ma chiunque vinca le elezioni resta al suo posto, tranne rare eccezioni. Così entra in gioco la qualità del sindaco, l’autorevolezza, la competenza, la preparazione, il coraggio di scelte a volte impopolari, che sono il nodo cruciale del buon amministrare, soprattutto in un contesto storico in cui bisognerà costruire definitivamente l’architettura della nuova Città. Cosicché, quando la campagna elettorale avrà lasciato il posto alla vera programmazione sul campo e facendo i conti con i limiti di bilancio e quindi all’effettuazione delle scelte fondamentali sullo sviluppo del territorio amministrato, è proprio a chi non ha nessuna legittimazione popolare che devono essere indirizzate le capacità di guidare bene la macchina, da chi invece è stato eletto ed è soggetto alla fondamentale regola democratica che è quella della responsabilità politica: ossia il giudizio degli elettori che preventivamente viene dato sulla fiducia, ed in seguito si conferma o si toglie valutando a posteriori quello che si è realmente realizzato.

Ergo: in primis, bisogna prendere netta posizione sullo strumento dell’eventuale rotazione dei dirigenti e dell’altro personale poi, ovvero se si ha intenzione di effettuarla o se va bene lo status quo ante. Ciò non soltanto perché è imposto dalla legge anticorruzione, ma perché se si vuole dare una visione diversa è importante cosa si vuole fare con le possibili misure organizzative finalizzate a limitare il consolidarsi di relazioni che possano alimentare dinamiche, conseguenziali alla permanenza nel tempo di determinati dipendenti nel medesimo ruolo o funzione. Oltre a ciò, occorre valutare i carichi di lavoro pregressi dei dipendenti e programmare una formazione del personale con aggiornamento costante. La rotazione porta benefici, al dipendente al quale si offre l’opportunità di accumulare esperienze in ambiti diversi, perfezionando le proprie capacità e occasioni di progresso nella carriera. E’ su tale questione che si gioca il futuro della comunità amministrata, perché occorre che la politica e la burocrazia camminino insieme attraverso il sistema politico-istituzionale, con il quale esse devono amalgamarsi se si vuole ottenere un rendimento elevato e il raggiungimento di obiettivi. In questa delicatissima fase diventano fondamentali anche i compagni di viaggio da nominare, le loro qualità riconosciute e la loro autorevolezza. Perciò i cittadini/elettori hanno diritto di sapere prima delle elezioni l’idea che i pretendenti alla carica di primo cittadino hanno – anche – sul futuro organigramma che avrà il compito di guidare il Comune nato dalla fusione. Questo deve essereè il nuovo modo di fare la politica, cosicchè sarebbe palese la rottura con logiche del passato. Cioè si deve conoscere se si vota l’uno o l’altro candidato a sindaco i criteri e il perché della scelte soggettive; questo è il confronto prodromico per evitare vecchi criteri e decisioni al chiuso di quattro mura, che – forse – potrebbero allontanare la gente dalla politica partitica.

eAvv. Luigi Fraia

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Articoli correlati: