COSENZA – Il più grande cantiere del Mezzogiorno d’Italia macina lavoro a ritmi serrati; il Megalotto 3 Sibari-Roseto, il corridoio stradale Adriatico-Jonio che connetterà l’Autostrada A14 con la A2 del Mediterraneo, entro il 2026 sarà realtà. Sui 38 km di tracciato l’avanzamento delle opere è già oltre il 60% e oggi (10 maggio) è prevista l’apertura dell’ultimo diaframma della galleria nord Roseto 1, lunga circa 1,2 km. Un’opera colossale, possibile solo grazie all’impegno assiduo del Governo nazionale che sulla vertenza 106 ha investito impegno e risorse vere.
È quanto fa sapere il senatore leghista Roberto Marti, candidato al Parlamento Europeo nella Circoscrizione Italia Meridionale, complimentandosi con il management di Webuild, contraente generale dell’opera, e la dirigenza ANAS per il massimo impegno che stanno investendo sull’avanzamento dell’opera, affrontando e vincendo la sfida dell’aumento dei costi dettati dall’incalzante crisi economica, e sottolineando la caparbietà con quale la Lega e il vicepremier Matteo Salvini stanno mantenendo l’impegno assunto con i calabresi per risolvere la questione della mobilità stradale lungo il versante jonico.
Sulla SS106 – sottolinea Marti – c’è un dato storico ed inequivocabile che premia la Lega e i suoi Ministri, Matteo Salvini (Infrastrutture) e Giancarlo Giorgetti (Finanze), per essere stati i primi a varare un finanziamento epocale di 3 miliardi di euro che serviranno ad avviare la più complessa opera di ammodernamento di quella che per antonomasia è la Strada della Morte nell’intero tratto calabrese.
Non solo la Sibari-Roseto, che presto vedrà la luce. Proprio ieri (9 maggio) – ricorda il Senatore Leghista – si è svolta la prima Conferenza dei Servizi propedeutica all’avvio delle procedure d’appalto integrato sulla tratta Sibari-Catanzaro che ha incassato il parere favorevole di tutti gli enti coinvolti. A breve saranno indette le Gare d’Appalto Integrate e i cantieri partiranno già a partire dalla fine del 2024. Tutto questo grazie anche al Nuovo Codice degli Appalti, varato sempre dal Ministro Salvini, che per le infrastrutture pubbliche ha unificato la progettazione definitiva a quella esecutiva eliminando, di fatto, un ulteriore passaggio burocratico che allungava a dismisura il tempo di realizzazione delle opere. Lo abbiamo fatto – aggiunge – pensando proprio a situazioni come quelle che vive la fascia Jonica interpretando l’esigenza per i calabresi di quest’area di avere una strada moderna e sicura che li colleghi in tempi europei al resto del Paese.
Adesso – conclude il senatore Roberto Marti – grazie al lavoro fatto dalla Lega in Parlamento e nel Governo, c’è una speranza concreta di realizzare una nuova Statale 106. Ci sono i soldi stanziati dalla Legge di Bilancio, destinati all’opera dal Decreto Interministeriale MIT-MEF e vincolati dalla recentissima Delibera CIPE dello scorso Marzo 2024.