Posizioni organizzative, s’infuria l’assessore Mauro

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ROSSANO Contrattazione collettiva: è scontro tra amministrazione comunale e sindacati. Non solo, ma anche tra parti sociali stesse, in particolare tra conferedali e sindacato autonomo. Pomo della discordia anche la questione delle posizioni organizzative sulla cui tematica è intervenuta nelle ultime ore l’assessore al personale Dora Mauro, la quale ha sottolineato come «la reiterazione, da parte di talune sigle sindacali, delle stesse infondate lagnanze su quella che è stata e rimane, come più volte spiegato, la corretta, trasparente e pienamente legittima adozione, da parte dell’Amministrazione Comunale, del metodo della pesatura per l’assegnazione delle posizioni organizzative lascia ormai chiaramente intendere la sussistenza di altri eventuali interessi diversi dalla tutela del diritto e dei diritti dei lavoratori». L’amministratrice in sostanza censura «il comportamento definito istituzionalmente scorretto ed irresponsabile dei rappresentanti della Cgil e della Cisl i quali hanno deliberatamente abbandonato, con un atteggiamento offensivo dei presenti e di tutti i lavoratori, la riunione svoltasi lo scorso 11 agosto convocata per discutere del Contratto Integrativo Decentrato per il 2017. Con questo comportamento è stata di fatto impedita e quindi ritardata la prosecuzione della contrattazione collettiva, a danno esclusivo dei lavoratori. Non soltanto non vi è stata alcuna discrezionalità da parte dell’Amministrazione Comunale nell’espletamento di una procedura che risulta perfettamente regolare ed alla luce del sole, ma si continua a confondere e a disinformare tentando di ancorare ogni eventuale confronto (che però di fatto si rifiuta) ad argomenti (ancora una volta l’attribuzione delle posizioni organizzative, sic!) che non erano e non sono oggetto di contrattazione decentrata. Ciò che di più stupisce è che con queste stesse sigle sindacali la Giunta è sempre stata sistematicamente aperta e disposta al dialogo su tutto, anche quando richieste, proposte e suggerimenti rivolti all’Esecutivo, diciamo meno generali o di principio, esulavano dal merito e delle competenze dirette dell’Amministrazione Comunale. Abbiamo già avuto modo di spiegare senza alcuna smentita nel merito, che le risorse destinate per le posizioni organizzative di cui ancora si parla a vanvera fanno parte di un fondo ad hoc per il personale dipendente, che è storicizzato, che non è stato incrementato e non possono, dunque, avere diversa destinazione. La nuova metodologia introdotta, che è stata concertata con le stesse sigle sindacali che oggi continuano ad avere un atteggiamento irresponsabile, resta uno strumento di differenziazione retributiva connessa alla diversa complessità degli ambiti organizzativi dell’ente ed alla variabilità della loro importanza relativa nel tempo.
Si procederà, quindi, ad una nuova pesatura allorché si verifichi una variazione non irrilevante in uno degli ambiti oggetto di valutazione ai fini della graduazione». Anche la CONF.I.A.L, è contro Cisl e Cgil. «Avremmo voluto procedere ad un confronto con l’Amministrazione – affermano i responsabili provinciali Benedetta De Vita e Antonello Sisca- per definire ogni aspetto della costituzione del fondo destinato al salario accessorio, comprensivo dei lavoratori contrattualizzati (ex LSU/LPU) ma ciò non è stato possibile perché una parte della Delegazione (CGIL e CISL) ha abbandonato la discussione, recando un danno ai lavoratori, in quanto questo atteggiamento condurrà, inevitabilmente, ad un allungamento dei tempi della discussione».

(fonte: La Provincia di Cosenza)

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