Si è appena conclusa una nuova puntata di VAR, dedicata a una delle tensioni più avvertite dalla comunità locale: quella della cosiddetta psicosi da sparo. Un fenomeno che ha trasformato la percezione della sicurezza collettiva, alimentato da una sequenza di episodi criminali che ha lasciato il segno, soprattutto sul lungomare di Rossano.
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In studio, il dibattito si è mosso tra analisi, emozioni e domande inevase. È intervenuto il consigliere comunale Piero Lucisano, che ha illustrato gli interventi adottati a livello amministrativo dopo i fatti di sangue, cercando di ricostruire una narrazione politica in un contesto segnato dal timore. La psicologa clinica Valeria Aloe ha messo in evidenza i riflessi psicologici della tensione percepita: insonnia, ipervigilanza, bambini spaventati e adulti sempre più chiusi. Il giornalista Fabio Buonofiglio ha ricostruito la mappa criminale e le ipotesi attuali di ricomposizione dei clan.
La criminologa Marianna Monte ha tracciato un quadro più ampio delle dinamiche sociali che alimentano questi contesti: paura, isolamento, delegittimazione delle regole.
E, in un passaggio delicato ma necessario, ha preso la parola anche l’avvocato Ettore Zagarese, difensore dell’impresa colpita da un provvedimento di sospensione dopo i recenti fatti sul lungomare. Una puntata intensa, senza sconti, che ha provato a tenere insieme la cronaca, le emozioni e il bisogno collettivo di uscire da questo clima. Con questa puntata VAR concluso il primo ciclo, si riprenderà dopo la pausa estiva.