“Revoca della gestione del palazzetto dello sport”, La società CreDeVi non ci sta

Crosia Mirto-La società CreDeVI, vincitrice del bando pubblico per la gestione del palazzetto dello sport di Via Sandro Pertini, manifesta sdegno e sua profonda preoccupazione per la decisione dell’Ente Comunale di Crosia, dopo l’atto di revoca dell’affidamento della struttura regolarmente assegnato alla società.

Per la CreDeVi, società impegnata nel mondo dello sport, questa è una decisione che appare
“ingiustificata e sospetta”.
Il bando che a suo tempo era stato vinto regolarmente dopo un iter lineare, ha subito una “brusca” interruzione nel momento dell’assegnazione alla CreDeVi.
Per queste ragioni, oggi, arriva la denuncia della società che non ci sta:<<Ricordiamo che la nostra società ha partecipato al bando pubblico rispettando ogni requisito e vincendolo in modo assolutamente legittimo, poi, per ragioni che ad oggi non comprendiamo, l’iter per la regolare assegnazione del palazzetto è stato interrotto, bloccato>>.

La CreDeVi “impugna”, di fatto, la discrepanza sulla durata dell’affidamento come “mero errore materiale” facilmente sanabile e utilizzato, secondo la società, come motivo per bloccare l’iter di assegnazione.
Tante, troppe le domande della società che dopo il diniego dell’assegnazione della struttura, non ne comprende i motivi della revoca, facendo anche seguito ai (circa) 37 mila euro di debiti della precedente gestione e, sempre per la CreDeVi, ai suoi “presunti legami” con l’attuale amministrazione.

Proseguendo, la CreDeVi:<<Una gestione questa del palazzetto che , ad oggi, continua ad operare come se nulla fosse accaduto, in spregio a qualsiasi regola e procedura ed è questa una decisione che lede l’immagine e la professionalità della nostra società>>.

Intanto, dopo il provvedimento adottato dall’Amministrazione Comunale di Crosia, la CreDeVi è pronta ad adire le più opportune vie legali attraverso invio degli atti alla Procura della Repubblica, affinché eventuali irregolarità e comportamenti illeciti possano essere valutati.

Eugenio Forciniti

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