I riscontri effettuati hanno permesso di appurare, in primis, che gli amministratori di diritto della società succedutisi nel tempo erano dei meri prestanome, in quanto completamenteall’oscuro degli accadimenti gestionali della società.
La stessa, infatti, è risultata essere gestita da un gruppo familiare che controlla tutt’oraulteriori persone giuridiche, tutte già sottoposte a verifica e parte del sistema fraudolento, operanti nel settore edile e nella produzione e commercializzazione del calcestruzzo.Successivamente, attraverso l’analisi della documentazione contabile e bancaria acquisitanel corso dell’attività, è stato scoperto un collaudato sistema di frode messo in atto degli amministratori di fatto della verificata, che si sostanziava:nell’emettere fatture per operazioni inesistenti relative alla cessione di mezzi, macchinari e impianti di produzione a società del “gruppo” effettivamente mai entrati nella disponibilità della verificata o dismessi in annualità passate; nel registrare nella propria contabilità fatture relative ad acquisti di materiale edile mai effettivamente effettuati e destinato a non meglio individuati cantieri di lavoro; nel compensare i propri debiti con l’amministrazione finanziaria con crediti risultati fittizi;al fine di “aggiustare” i bilanci annuali e sottrarre materia imponibile all’Erario.Tutte le operazioni commerciali, da ultimo, sono risultate pagate attraverso ingegnosi artifizicontabili finalizzati ad impedire l’effettiva tracciabilità dei pagamenti.Complessivamente, per gli anni dal 2010 al 2018, è stata constatata l’emissione e l’utilizzo difatture per operazioni oggettivamente inesistenti per complessivi 7 milioni di euro, I.R.E.S. evasa per oltre 2 milioni di euro, IVA evasa per circa 2 milioni di euro e crediti fittizi indebitamente compensati per circa 700.000 euro.
Gli amministratori di fatto e di diritto della società sono stati deferiti all’A.G. competente per i reati previsti e puniti dagli artt. 2, 4, 8 e 10-quater del D.Lgs. 74/2000, reati per il quali è prevista la reclusione fino ad un massimo di 6 anni. L’attività della Guardia di Finanza si inserisce nell’ambito della proficua azione di lotta alla criminalità economica e finanziaria ed alle illegittime e/o indebite accumulazioni patrimoniali,a tutela dall’economia sana e degli imprenditori onesti. (COMUNICATO)