Sanità e AI: rischi, opportunità e sfide etiche in discussione | VIDEO

Palazzo San Bernardino a Corigliano Rossano ha ospitato un importante evento dal titolo “Intelligenza artificiale, l’ultima sfida in campo sanitario: gestire l’innovazione”, promosso dalla sezione Fidapa di Rossano in collaborazione con BPW Italy. L’incontro ha rappresentato un’occasione per riflettere sul ruolo crescente dell’intelligenza artificiale nel settore sanitario, analizzandone le opportunità, i rischi e il suo impatto sulla società. Ad aprire l’evento è stata Linda Fazio, presidente di Fidapa Rossano, seguita da Giovanni Pistoia, vicesindaco e assessore alla cultura del Comune di Corigliano-Rossano, che ha sottolineato l’importanza di eventi capaci di mettere in dialogo il mondo scientifico e la comunità locale. Il convegno ha visto la partecipazione di autorevoli relatori, ciascuno portatore di una prospettiva unica sul tema: Antonella Guzzo, professore di ingegneria informatica presso il DIMES dell’Università della Calabria, ha condiviso una visione ottimista e propositiva sul ruolo dell’intelligenza artificiale in ambito medico, soffermandosi sull’impatto per il territorio e sulla formazione delle nuove generazioni.
«Noi stiamo lavorando molto, abbiamo sia dal punto di vista dei progetti innovativi che stiamo portando avanti, sia dal punto di vista della formazione e della ricerca. Secondo la docente, il focus principale deve essere orientato sullo sfruttamento delle potenzialità piuttosto che sui rischi: «Sono strumenti che noi facciamo per rendere la vita migliore a tutti quanti e quindi dobbiamo sfruttare le potenzialità più che i rischi. Ma comunque è un fenomeno da governare e anche su questo noi ci impegniamo».

La Dottoressa Rosa Gallo, specialista in anestesia e rianimazione, ha discusso i rischi e le opportunità dell’intelligenza artificiale in medicina, ponendo l’accento sull’importanza di un’etica rigorosa nell’applicazione di queste tecnologie e sulla necessità di regolare l’utilizzo dell’intelligenza artificiale.
«È uno strumento eccezionale, ma dobbiamo gestirlo bene. Ci vogliono leggi adeguate, controlli e soprattutto deve essere garantito l’accessibilità a tutti. Non deve essere solo per i ricchi», ha spiegato, aggiungendo una riflessione sull’importanza che ogni Stato garantisca il diritto universale alla salute. Il Dott. Sebastiano Vacarisi, direttore dell’UOC di Chirurgia dell’ospedale Rossano-Spoke CO-RO, ha approfondito il tema “Intelligenza artificiale e chirurgia”, illustrando come le tecnologie avanzate stiano rivoluzionando gli interventi chirurgici e migliorando i risultati clinici.
Alla domanda su come l’intelligenza artificiale intervenga nella chirurgia, Vaccarisi ha spiegato: «Interviene per rendere il gesto chirurgico più preciso e, nello stesso tempo, anche ottimizzare le risorse umane». «L’intelligenza artificiale ci aiuta anche nell’elaborazione di dati, nella creazione di modelli anatomici prima di eseguire l’intervento per poterlo rendere più performante e più adatto a quel tipo di paziente in base alla sua patologia», ha proseguito Vaccarisi. Parlando di applicazioni concrete, il dott. Vaccarisi ha descritto come l’utilizzo dei robot rappresenti la punta avanzata di un sistema complesso che integra dati, modelli digitali e tecniche innovative: «Quindi tante applicazioni che poi hanno, anche nell’utilizzo del robot, la punta dell’iceberg». La Dottoressa Pina De Martino, già dirigente scolastico e membro della task force Istruzione e Formazione della sezione Rossano, ha posto l’accento sul “Gender Gap”, evidenziando come l’accesso delle donne a professioni legate all’intelligenza artificiale sia ancora un tema di estrema attualità.

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