Sanità e alta velocità in Calabria: Il PD scende in piazza per difendere i diritti negati

I segretari del Partito Democratico di Corigliano-Rossano e Castrovillari, Francesco Madeo e Giovanni Fazio, denunciano l’emergenza sanitaria e il mancato sviluppo dell’alta velocità in Calabria, accusando il governo regionale e nazionale di immobilismo e scelte politiche penalizzanti per il territorio.

Il recente stato di emergenza dichiarato dal Consiglio dei Ministri sulla sanità calabrese, solitamente previsto per eventi straordinari, viene definito come un tentativo di coprire le responsabilità del centrodestra, che non ha saputo garantire la realizzazione dei tre nuovi ospedali previsti. Solo quello della Sibaritide ha visto l’avvio dei lavori, grazie alla determinazione del PD locale. Nel frattempo, le strutture esistenti, come l’ospedale di Castrovillari, restano in condizioni critiche, con carenze di personale e strutturali aggravatesi negli ultimi anni.

Sul fronte dei trasporti, il PD accusa il governo di ignorare il diritto alla mobilità dei calabresi, favorendo soluzioni di ammodernamento parziale anziché una vera linea ad alta velocità. La strategia di RFI prevede il prolungamento dell’alta velocità fino a Romagnano e il collegamento con la dorsale adriatica, escludendo di fatto la Calabria, in particolare le aree del Pollino, della Sibaritide e dello Ionio cosentino.

Di fronte a questa situazione, il Partito Democratico annuncia una mobilitazione permanente per difendere i diritti dei cittadini, coinvolgendo amministrazioni locali, comitati tecnici e istituzioni scolastiche. L’obiettivo è impedire l’isolamento della regione e garantire un futuro di sviluppo e coesione sociale.

“Non possiamo accettare questa scelta scellerata. È il momento di unirci e difendere il nostro territorio con forza”, affermano i segretari del PD.

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