Sibari, una nuova Stazione Ferroviaria per evitare lo scempio della cosiddetta “bretella”

SIBARI. Una nuova Stazione Ferroviaria da realizzare nei pressi della cosiddetta “bretella” e quindi fuori dall’abitato e la salvaguardia della storica Stazione di Sibari quale snodo strategico per il traffico ferroviario in direzione Alto Jonio, Basilicata e Puglia.

E’ la proposta elaborata e trasmessa a Trenitalia dal Comitato Popolare “Ritorno a Sibari” che, nonostante la propria dichiarata propensione al dialogo istituzionale, finora è stato sempre escluso dai tavoli concertativi in cui invece si discute in modo unilaterale della cosiddetta “bretella di Sibari”. Lo stesso Comitato, ferma restando la propria decisa avversione allo smantellamento della Stazione di Sibari quale punto di riferimento per le popolazioni che gravitano su detta Stazione, si è dichiarato disponibile ad una concertazione istituzionale che non danneggi e mortifichi la dignità della Città delle Terme, della popolosa Frazione di Sibari e delle popolazioni dell’Alto Jonio e del Pollino.

Finora, invece, secondo quanto lamenta il Direttivo del Comitato Popolare “Ritorno a Sibari” guidato da Domenico Roseti, Trenitalia si è dimostrata sorda ad ogni appello rinunciando ostinatamente al rispetto del ruolo istituzionale dell’Amministrazione Comunale di Cassano Jonio che ha chiesto ripetutamente a RFI che vengano esaminate e prese in considerazione le proposte elaborate dai tecnici del Comune su mandato dell’esecutivo guidato dal sindaco Gianni Papasso.

“Se realizzata in spregio delle proposte elaborate dal Comune di Cassano Jonio e dal Comitato Popolare, la “bretella di Sibari”, – secondo quanto si legge tra l’altro in una nota diffusa dal Presidente Domenico Roseti – verrebbe percepita come un ulteriore scippo di servizi civili che, sommati a quelli sanitari, danneggiano e umiliano ulteriormente le popolazioni del Comprensorio finendo per scatenare la classica guerra tra poveri”. La posizione chiara ed inequivocabile del Comitato “Ritorno a Sibari“ a cui la popolazione ha aderito massicciamente, è proprio quella di evitare l’isolamento della Stazione di Sibari e di tutto il Comprensorio circostante.

Finora, però, secondo quanto scrive il Presidente Roseti, nessuno ha mai ipotizzato aperture reali, concrete e dettagliate e fino ad oggi è stato registrato solo il NO secco dell’Amministrazione Comunale di Cassano Jonio e, purtroppo, la netta e decisa avversione di RFI (Rete Ferroviaria Italiana) alla condivisibile posizione dell’ente comunale per cui, “stando così le cose e qualora RFI dovesse insistere nella volontà di realizzare la “bretella” secondo l’attuale progettazione, il Comitato Popolare, nella sua piena autonomia, per effetto degli scopi contenuti nel suo Statuto e in forza delle numerosissime adesioni, – insiste il Presidente Roseti – il Comitato Popolare ribadisce la predetta soluzione nella certezza che l’isolamento della Stazione di Sibari e dell’intero Comprensorio si potrebbe opportunamente evitare”.

Come, realizzando una nuova Stazione in adiacenza alla “bretella” e, al contrario di quanto sta avvenendo per i sottopassi in costruzione, realizzandola fuori dal centro abitato (dietro la sede dell’Istituto Alberghiero), fermo restando l’utilizzo della vecchia Stazione per tutto il traffico diretto verso la Puglia e l’Adriatica.

“Rinnovando a tutti gli Enti interessati la richiesta di voler partecipare a tutte le riunioni, le conferenze ed i dibattiti sull’argomento, in questa singolare occasione di partecipazione diretta della gente, il Comitato Popolare “Ritorno a Sibari” – si legge in conclusione nella nota del Presidente – lancia, ai sensi della legge e in modo formale, la nostra proposta relativa alla “Bretella di Sibari”.

Il sospetto che comincia a farsi strada nelle mortificate popolazioni locali è, purtroppo che Trenitalia ed RFI abbiano già incassato il parere favorevole di taluni decisori occulti e con gli occhi bendati che vogliono appropriarsi ed avere l’esclusiva dell’Alta Velocità in danno delle indifese popolazioni locali che vivono nella periferia del mondo e che vivono già di per sé situazioni di disagio dovute all’isolamento e all’emarginazione.

Pino La Rocca
Il Comitato “Ritorno a Sibari”

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