TREBISACCE. “Il biondo di Trebisacce, l’arancia tipica locale caratterizzata da maturazione tardiva e da proprietà organolettiche di particolare pregio, può rivelarsi un importante marcatore identitario e diventare così il fulcro di un percorso virtuoso di sviluppo sostenibile del nostro territorio”. Lo ha affermato, confermando la volontà del nuovo esecutivo comunale di continuare a sostenere tutti i progetti di
valorizzazione dei “giardini”, il sindaco di Trebisacce Franco Mundo nel concludere la tavola rotonda organizzata in occasione della XII Edizione della Festa del “biondo tardivo” dall’Assopec di Trebisacce in collaborazione con la Condotta “Slow Food- Magna Grecia-Pollino”.
“biondo tardivo” e accennato ai progetti futuri che l’associazione ha in mente di promuovere in sinergia con la Condotta “Slow Food” che, da parte sua, è impegnata in tutta Italia a ridare valore al cibo sano, pulito e giusto per tutti nel rispetto di chi lo produce in armonia con l’ambiente e con l’ecosistema.
E’ quindi intervenuto Andrea Casaleno coordinatore della futura Comunità Slow Food Nascente “Biondo Tardivo di Trebisacce” il quale, dopo aver annunciato la nascita di questo nuovo contenitore, ha spiegato la filosofia della Condotta Slow Food impegnata nel sostegno alle biodiversità e alla protezione dei prodotti che sono a rischio estinzione, come il Biondo Tardivo ed ha illustrato l’importante strada da
intraprendere come presidio di salvaguardia affinché il “biondo tardivo” abbia il suo giusto riconoscimento.
Ha preso quindi la parola la futura portavoce della Comunità nascente Caterina Diana che ha spiegato da chi sarà composta la nascente comunità e le direttrici longo le quali si muoverà la stessa, tra cui la valorizzazione dell’arancia autoctona insieme a tutto il patrimonio culturale e tradizionale del territorio.
A inquadrare e definire il quadro di riferimento in cui opera la Condotta “Magna Grecia-Pollino” è stato il giornalista Vincenzo Alvaro Vicepresidente della Condotta che ha spiegato l’iter burocratico attraverso cui nasce la nascente comunità ed i vantaggi derivanti dalla nascita della nuova creatura.
E’ quindi intervenuto il socio “Slow Food” Antonio Cerchiara, membro effettivo della nascente comunità che ha raccontato la storia familiare e personale come produttore dell’arancia tipica e le difficoltà odierne di accontentare il desiderio paterno di salvaguardare e continuare a coltivare i giardini che oggi lo rendono orgoglioso.
Sono quindi intervenuti Luigi Adinolfi di Oriolo in qualità di presidente zonale di Coldiretti che ha ricordato le iniziative di Coldiretti per la tutela dell’agricoltura come risorsa economica, umana ed ambientale.
Hanno preso ancora la parola il Dirigente Scolastico dell’ITI Ipsia Alfonso Costanza che ha sottolineato il ruolo importante della Scuola nella salvaguardia dell’agricoltura e Rosanna Santorsola referente della Community Digitale TUAI, (Tu sei Alto Jonio) che ha raccontato il
modo della Community di intendere la valorizzazione territoriale attraverso il mondo digitale.
“L’arancia tipica di Trebisacce – ha aggiunto Caterina Diana in qualità di portavoce della Nascente Comunità “Slow Food” – è figlio di una terra generosa e di un sapere antico, che merita di essere valorizzata non solo come elemento di eccellenza gastronomica ma anche come testimone e simbolo di una preziosa eredità che si tramanda nei secoli con orgoglio e spiccato senso di appartenza. Il nostro auspicio – ha concluso Caterina Diana vera anima di questa iniziativa – è che le iniziative associative e il sostegno delle istituzioni locali possano essere d’esempio per la valorizzazione delle nostre risorse e che possano portare il nome di Trebisacce oltre i confini municipali dando al “biondo tradivo” il meritato riconoscimento”.
Pino La Rocca