Trebisacce chiede a Occhiuto: “Subito il secondo svincolo per la SS 106, o sarà danno incalcolabile”

TREBISACCE (CS) – Il Comitato Civico Ospedale Trebisacce lancia un accorato appello al Presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto, per la realizzazione urgente di un secondo svincolo sulla Strada Statale 106 a Trebisacce. La mancanza di un accesso a Nord, in direzione Taranto, rispetto al solo svincolo Sud (direzione Cosenza) attualmente previsto, preoccupa seriamente il Comitato, che paventa “un danno incalcolabile” per la città.

Giuseppe Mangone, portavoce del Comitato, esprime profonda inquietudine per l’attuale configurazione del progetto. “Con il solo svincolo Sud e senza lo svincolo Nord, Trebisacce verrà seriamente danneggiata”, afferma Mangone. Il Comitato ricorda l’impegno, finora disatteso, del Presidente Occhiuto per la realizzazione di questo secondo accesso, che a loro dire sarebbe “meno complicato e meno costoso”. Il suggerimento del Comune di Trebisacce è di realizzarlo in località 104.

Secondo il Comitato, l’assenza dello svincolo Nord comporterebbe gravi ripercussioni: il territorio comunale verrebbe attraversato quasi interamente in galleria, e “verrebbe completamente oscurata l’immagine di Trebisacce”. Ma le preoccupazioni non si limitano all’aspetto viabilistico e turistico.

Viene infatti sottolineata l’assoluta necessità di questo svincolo non solo per la crescita futura della città e del comprensorio, ma soprattutto per il collegamento logistico in emergenza-urgenza del soccorso sanitario del 118 con il pronto soccorso cittadino. Senza un adeguato accesso, l’utenza rischierebbe “notevoli disagi e pericoli per la tutela dei diritti della salute”.

Il Comitato Civico Ospedale Trebisacce rinnova la sua fiducia nell’impegno promesso dal Presidente Occhiuto, auspicando un suo intervento tempestivo per risolvere il problema ed evitare “innumerevoli futuri disagi” a un territorio “vasto ed importante” come quello di Trebisacce e dell’Alto Ionio Cosentino.

“Certi della sua benevola comprensione, restiamo in attesa della sua conferma all’importante integrazione della nuova variante”, conclude Giuseppe Mangone, a nome del Comitato.

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