Dopo qualche bagarre interna, il Partito Democratico ha fissato per il 30 aprile la data delle primarie per la carica di Segretario Nazionale del partito che, quasi certamente, sarà il candidato premier alle Politiche 2018. Sembra che i candidati al predetto ruolo siano tre, l’uscente Matteo Renzi, il Ministro della Giustizia Andrea Orlando e il Governatore della Puglia Michele Emiliano e, se non vado errato, potranno votare i tesserati del PD e qualsiasi cittadino che si dichiari dello stesso. Tra i papabili il nome che mi lascia perplesso è quello dell’On.le Orlando, in quanto prima delle Politiche 2013 e nella veste di responsabile giustizia del suo partito, si fece portavoce del problema riguardante la riforma della geografia giudiziaria, introducendo, presumibilmente, lui stesso la salvezza del nostro tribunale nel programma elettorale di allora. Sappiamo tutti com’è andata a finire, nonostante la soppressione, stante il D. Lgs. 155 e 156/2012, risulti palesemente ingiusta.
Premesso ciò, vorrei sollevare una riflessione e un successivo auspicio, il tutto sottoponendolo all’attenzione pubblica, ossia
esiste la possibilità che il candidato Orlando raccolga anche solo un voto in tutto il basso ionio cosentino? Mi auguro proprio di no. L’attuale ministro dopo aver alzato la voce per il suddetto sopruso si è tirato indietro
non appena occupato lo scranno di guardasigilli. Non paliamo di un semplice, seppur sempre importante, ruolo di parlamentare, bensì il capo del ministero più incisivo rispetto alla situazione del tribunale del nostro comprensorio (ricordo a me stesso che era il presidio di giustizia del basso ionio cosentino). Qui non si discute di colori politici e di elezioni nazionali dove i voti si pesano per i valori e i programmi del partito, ma di premiare o meno con la preferenza un sedicente rappresentante del popolo che, nonostante gli iniziali proclami, a giochi fatti
se n’è infischiato altamente. Quindi, mi auguro che alla data del 30 aprile i militanti PD e i cittadini del
basso ionio cosentino che si rispecchiano nello stesso, possano rispondere alla candidatura di colui che doveva rimediare al problema con un sonante
zero nella casella voti, perché se fino al 2013, al riguardo, le colpe erano giustamente in capo al Popolo della Libertà (che pagò dazio nella nostra zona, nonostante alle politiche 2013 si barravano i partiti e non si scrivano le preferenze sugli uomini come in queste primarie), oggi il mancato intervento sulla vicenda è d’attribuire interamente al PD nella persona del Ministro Orlando. E, soprattutto, faccio un appello alla classe dirigente locale del partito di governo,
il 30 aprile tenetevi stretta la dignità e abbiate rispetto per il territorio! non siate la solita corte di nani e ballerine dei vertici cosentini e romani. In parole povere, almeno quando si scelgono nominalmente i rappresentanti, se alcuni di questi hanno fallito rispetto al programma proposto, bocciamoli in maniera netta. In tal caso, non c’entrano le fazioni politiche, l’On.le Orlando non merita i voti della nostra terra, perché si è riempito la bocca quando era candidato ed è scomparso non appena eletto e posizionato nel ruolo chiave per i nostro caso. Concludo con l’augurio di una presa di coscienza di tutti i votanti alle primarie PD rispetto a questo signore, sperando che questa volta non raccoglierà voti dopo averci mortificato e neanche molto tempo
(fonte: comunicato stampa)