Acri, ennesimo progetto di impianto eolico sui monti calabresi. Italia Nostra: «La Regione lo rigetti»

ACRI. Un altro, ennesimo progetto di impianto eolico sui monti calabresi. Questa volta si tratta del progetto Parco eolico “Acri” in Serra Crista, nel Comune di Acri (CS), della ENEL GREEN POWER ITALIA s.r.l., 5 torri eoliche alte 200 ml cadauna ed una rete di elettrodotti per numerosi chilometri,

Un progetto che in nome dell’ambiente e del clima potrebbe avere un impatto su vastissime estensioni di Habitat prioritario 9530* “Pinete (sub)mediterranee di pini neri endemici” della sottospecie calabrica e sull’Habitat 9260 “Boschi di Castanea sativa”, pure esso oggetto di tutela comunitaria.

Da una stima approssimativa, basata sulla densità arborea delle aree coinvolte dal progetto, potrebbero venire abbattuti circa 13.000 alberi per la realizzazione delle piazzole degli aerogeneratori ed almeno altri 4.000 alberi circa da deramificare o abbattere  lungo la rete degli elettrodotti e/o la viabilità di accesso, da ampliare o da creare ex novo. L’ENEL, infatti, si è limitata a specificare il numero degli esemplari da abbattere per la sola specie di Castanea sativa (11 alberi secolari di circa 300 anni di età ciascuno).

Siamo alle solite: per realizzare l’impianto bisognerà creare o allargare le strade per arrivare al crinale e poi realizzare gli enormi plinti di cemento, profondi e larghi, per sostenere le torri stesse. Si dovrà inevitabilmente disboscare cioè, abbattere i nostri migliori alleati nel contrasto ai cambiamenti climatici: gli alberi. Un controsenso! Non c’è nulla di ecologico in questi impianti, che devastano i crinali delle nostre montagne con impianti industriali di produzione energetica.

ITALIA NOSTRA confida che la Regione Calabria rigetti il progetto e sventi questo ennesimo attacco ai boschi della Calabria.

Comunicato stampa

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