Antonio Uva: «Incidenti continui sulla SS106, servono subito interventi per la sicurezza»

Un altro incidente, ancora sul solito tratto della Statale 106. Stavolta sono sei le persone rimaste ferite in uno scontro che ha coinvolto tre veicoli: due automobili e un tir. Il fatto è avvenuto poche ore fa in località Torricella, dove il traffico è rimasto paralizzato per lungo tempo e la paura tra gli automobilisti ha lasciato spazio all’ennesimo grido di allarme.

A intervenire con decisione è stato il consigliere comunale di Corigliano Rossano Antonio Uva, che da tempo sollecita provvedimenti sulla pericolosità della tratta. «Apprendo dalla stampa dell’ennesimo incidente sulla SS106, sempre nello stesso punto. È evidente che ci troviamo davanti a un tratto strutturalmente critico che richiede azioni immediate» afferma Uva.

Secondo il consigliere, non si può più tollerare una situazione simile. «Non bastano le parole o le promesse. Occorrono decisioni concrete per garantire la sicurezza di chi ogni giorno percorre quella strada» insiste, rivolgendosi direttamente agli enti competenti: Governo, Regione e Anas.

Proposte concrete: tutor e rotatorie

Per Uva, la priorità è intervenire subito, anche con soluzioni provvisorie: «Chiedo con forza che vengano adottate misure rapide. L’installazione di un tutor, se tecnicamente possibile, o di una rotonda, può rappresentare un deterrente alla velocità e contribuire a ridurre la pericolosità del tratto».

L’area interessata è già nota per essere teatro di frequenti sinistri. Le richieste di monitoraggio, di miglioramento dell’illuminazione e di modifiche strutturali si susseguono da anni. Tuttavia, ad oggi, nulla sembra essere cambiato in modo sostanziale. E a pagare il prezzo di questo immobilismo sono i cittadini.

Una strada insicura da troppo tempo

Non è la prima volta che la SS106, definita da molti come la “strada della morte”, finisce sotto i riflettori. La tratta calabrese è costantemente al centro di discussioni, denunce e appelli, sia da parte degli amministratori locali che di associazioni civiche e familiari di vittime della strada.

«Troppi incidenti, troppa insicurezza. La vita delle persone viene prima di tutto» sottolinea ancora Uva, facendo eco al malcontento che da tempo serpeggia tra gli abitanti della zona. «È ora di cambiare passo, di mettere la sicurezza davanti a tutto il resto. Aspettare ancora significa esporsi al rischio di nuovi incidenti, di altre vittime».

Un appello alla responsabilità

L’intervento del consigliere comunale è un chiaro invito alla responsabilità. Dopo l’ennesimo episodio, la richiesta è che si passi dalla fase delle parole a quella dei fatti. «Non possiamo permetterci il lusso dell’attesa. Gli enti preposti hanno il dovere di agire adesso» conclude.

Nel frattempo, i residenti e i pendolari della zona continuano a percorrere quella strada ogni giorno, tra paura e incertezza. Finché qualcosa non cambierà davvero, la SS106 resterà sinonimo di rischio e abbandono.

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