La tutela della salute nei campi passa anche attraverso la formazione. È quanto accaduto lo scorso 5 luglio nell’azienda agricola “Federico Soc. Coop. Agricola” di località Stompi, dove lavoratori agricoli, italiani e stranieri, hanno partecipato a un corso teorico-pratico BLSD (Basic Life Support & Defibrillation), organizzato dalla Uila Territoriale di Cosenza in collaborazione con EBAT-FIMI Cosenza e la Croce Rossa Italiana.
Un’iniziativa concreta che ha saputo coniugare informazione, consapevolezza e prevenzione in un settore ancora troppo esposto a infortuni e condizioni di lavoro difficili. L’occasione è stata anche quella della consegna di un defibrillatore semiautomatico esterno (DAE) destinato all’azienda, frutto di un progetto sostenuto da EBAT-FIMI Cosenza, ente bilaterale attivo nella promozione del benessere in agricoltura.
Durante la giornata, i partecipanti hanno appreso le nozioni di base per riconoscere e affrontare un arresto cardiaco, con esercitazioni pratiche seguite dall’istruttore della Croce Rossa Italiana Salvatore Viteritti. L’iniziativa ha coinvolto non solo i braccianti ma anche membri della direzione aziendale, in un clima di forte attenzione e partecipazione.
«Diffondere la cultura della sicurezza nei luoghi di lavoro è una priorità assoluta – ha dichiarato Antonio De Gregorio, segretario generale della Uila di Cosenza –. Lo slogan ‘Zero morti sul lavoro’ non è solo una frase, ma un obiettivo che passa dalla formazione e dalla sensibilizzazione». La Uila, sindacato del comparto agroalimentare, ha inteso affermare il valore della bilateralità territoriale come strumento per avvicinare lavoratori e datori di lavoro a percorsi di responsabilità condivisa.
Significativa anche la presenza dell’assessore regionale all’Agricoltura, Gianluca Gallo, che a fine giornata ha voluto esprimere il suo sostegno all’iniziativa. «Queste attività – ha affermato – dimostrano che è possibile creare momenti formativi concreti nei luoghi dove il lavoro si svolge realmente, coinvolgendo chi opera ogni giorno in condizioni non sempre facili».
Il contesto in cui si inserisce questa azione è quello di un’agricoltura calabrese in ripresa. Secondo i dati Ismea, il settore primario ha registrato nel 2024 un incremento del 2,2% a livello nazionale, superando di gran lunga la crescita del PIL. La provincia di Cosenza, grazie alle sue produzioni ortofrutticole, si conferma tra i territori più dinamici. Un’economia che cresce, dunque, ma che ha bisogno di maggiore attenzione verso chi vi lavora.
«Oggi abbiamo visto braccianti italiani e stranieri uniti nell’apprendere tecniche che possono fare la differenza tra la vita e la morte – ha aggiunto De Gregorio –. È il segno che anche nelle aree rurali più periferiche è possibile avviare processi virtuosi».
La giornata ha visto la partecipazione attiva del Comitato Alto Ionio Cosentino della Croce Rossa Italiana e della Commissione Istruttori Manovre Salvavita. A guidare il corso, oltre a Viteritti, anche Helda Nagero, Michele Pariano e Luigi Cordì. Presente anche il neo sindaco di Cassano Gianpaolo Iacobini.
Un’esperienza che va oltre il gesto tecnico e si trasforma in esempio: sicurezza e integrazione possono camminare insieme, specie in contesti dove il lavoro agricolo coinvolge comunità diverse. Un segnale di attenzione che si spera possa essere replicato in altre aziende del territorio.
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