CASSANO ALL’IONIO – Un momento che ha toccato il cuore della città, un gesto che ancora oggi commuove. È stato durante l’ultima seduta del Consiglio comunale che il consigliere del Partito Democratico Gianluca Falbo ha proposto, con un ordine del giorno emozionante, di intitolare una strada a Papa Francesco in ricordo della storica visita del 2014 e, in particolare, di quell’istante che segnò indelebilmente la comunità cassanese: l’abbraccio con la piccola Roberta.
Era il 21 giugno 2014 quando, nel tragitto verso la spianata di Sibari per la celebrazione della Messa, Papa Francesco notò un cartello con su scritto: “Papa Francesco, fermati. Qui c’è un angelo che ti aspetta”. Non esitò. Fermò l’auto e scese per incontrare quella bambina, Roberta, simbolo di dolcezza e fragilità. L’abbraccio che ne seguì non fu solo un gesto privato, ma l’immagine di un pontificato che ha messo al centro gli ultimi, i deboli, i dimenticati. E fu proprio lì, lungo la SP169 in località Pantano Rotondo, che la storia si fermò per un attimo.
«Molti ricordano quella giornata per la scomunica alla ’ndrangheta pronunciata dal Santo Padre – ha ricordato Falbo nel suo intervento – ma il momento che più di tutti ci ha parlato di umanità, di amore e di speranza fu quello sguardo e quell’abbraccio. Papa Francesco ha fatto molto più che condannare la mafia: ha incarnato la misericordia, ci ha lasciato un segno tangibile che va oltre le parole».
Da qui la proposta: intitolare quel tratto di strada, tra le vie della campagna cassanese, a Papa Francesco, affinché il gesto rimanga non solo nella memoria, ma anche nella toponomastica della città. Un tributo alla fede, alla tenerezza e all’inclusione.
Il Consiglio comunale ha accolto all’unanimità la proposta, che sarà ora sottoposta alla Giunta municipale, competente in materia di toponomastica, per l’iter di intitolazione ufficiale.
«Intitolare quella strada al Papa – ha concluso Falbo – significa custodire il ricordo di un momento che ci ha resi comunità, che ha fatto sentire ogni cittadino più vicino alla Chiesa e che ha mostrato cosa significhi, davvero, essere al fianco dei più fragili».
redazione I&C
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