Corigliano-Rossano: Le associazioni chiedono risposte al Comune dopo un mese di silenzio sui centri storici

Corigliano-Rossano, 30 giugno 2025 – Cresce il malcontento tra le numerose associazioni di Corigliano-Rossano che, a distanza di oltre un mese, non hanno ancora ricevuto alcuna risposta dall’Amministrazione comunale in merito alle loro richieste di confronto per il rilancio dei centri storici. La rete di oltre 40 realtà associative cittadine denuncia un preoccupante stato di abbandono e degrado, in particolare nel centro storico di Corigliano, e chiede ascolto immediato.

Gli incontri operativi delle associazioni sono proseguiti con determinazione, l’ultimo dei quali si è tenuto presso il Museo d’Arte Antica e del Precinema di Giacomo Felicetti. Da queste riunioni è emersa una volontà unanime di non restare più in silenzio di fronte a una situazione definita inaccettabile. Tra le criticità evidenziate: assenza di servizi, degrado urbanistico, randagismo, barriere architettoniche e una totale mancanza di programmazione culturale, nonostante l’avvio della stagione estiva.

Già il 13 maggio scorso, le associazioni avevano formalizzato una richiesta urgente di incontro con il Sindaco Flavio Stasi e la Giunta, protocollata con il numero 5600. A oggi, il silenzio del Comune è totale.

“Preso atto che a distanza di un mese non abbiamo ricevuto nessun riscontro, rinnoviamo pubblicamente, anche a mezzo stampa, la nostra richiesta al Sindaco e all’intera Amministrazione comunale”, si legge nella nota congiunta diffusa dalle associazioni. “Riteniamo che il dialogo con l’associazionismo, soprattutto quando strutturato e coeso come il nostro esperimento sta dimostrando, sia di fondamentale importanza per lo sviluppo della città e del territorio tutto.”

Nel frattempo, la rete associativa non si ferma e sta finalizzando un documento strategico, frutto di un’attenta analisi condivisa, che sarà presto presentato all’Amministrazione e alla cittadinanza.

Le associazioni mantengono la fiducia in un riscontro positivo, ma avvertono: “Se così non fosse, ci vedremo costretti a trovare altre forme per far sentire la nostra voce: sempre in modo pacifico, legittimo e democratico.” L’appello è chiaro: “Il centro storico non può più essere ignorato. I cittadini non possono essere esclusi da un virtuoso progetto di sviluppo della città e del territorio.”

Le realtà associative chiedono con forza ascolto, confronto e trasparenza, nel pieno rispetto dei principi costituzionali di partecipazione e buon andamento amministrativo.

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