Catanzaro, [Data odierna] – La Calabria si trova ad affrontare una grave emergenza abitativa, una situazione paradossale in cui ingenti risorse economiche restano inutilizzate mentre migliaia di famiglie lottano per avere un tetto. È quanto denuncia il Consigliere Regionale Davide Tavernise, che attraverso un comunicato stampa non usa mezzi termini per criticare l’immobilismo della Regione.
Secondo Tavernise, i dati ufficiali sono impietosi: milioni di euro destinati all’edilizia residenziale pubblica languono nelle casse regionali, senza tradursi in nuovi alloggi o interventi concreti per chi si trova in difficoltà. “La Regione Calabria continua a fare promesse che non riesce – o non vuole – mantenere”, afferma il Consigliere, sottolineando come i Comuni siano lasciati soli a gestire un problema che li sovrasta, mentre i cittadini attendono risposte che non arrivano.
Fondi bloccati e progetti fermi: un’opportunità mancata
Il quadro dipinto da Tavernise è disarmante. Numerosi fondi, essenziali per il diritto alla casa, risultano bloccati o sottoutilizzati. Si parla di 97 milioni dal PNRR, 14 milioni dal Piano Nazionale di Edilizia Abitativa, oltre 80 milioni dai fondi FESR-FSE e ulteriori 11 milioni dai fondi FSC. Nonostante questa disponibilità, i progetti procedono a rilento, le bonifiche sono ferme e i cantieri bloccati. “La Regione annuncia centinaia di alloggi entro il 2026, ma intanto i cittadini restano senza casa, le graduatorie non si aggiornano e gli alloggi esistenti cadono a pezzi”, denuncia Tavernise, evidenziando il divario tra le promesse e la cruda realtà.
ATERP nel mirino e assenza di sostegni economici
Al caos progettuale si aggiunge l’incertezza sul ruolo di ATERP, l’Azienda Territoriale per l’Edilizia Residenziale Pubblica. L’ente, che dovrebbe garantire il rispetto degli adempimenti verso i Comuni e comunicare la disponibilità degli alloggi per accelerare le assegnazioni, sembra non essere adeguatamente controllato dalla Regione. Tavernise critica il fatto che la Regione si limiti a “richiamare l’attenzione” dell’ente, senza però esercitare “alcuna azione concreta di controllo o impulso”.
Non solo, la Calabria si distingue negativamente anche per l’assenza di sostegno economico diretto alle famiglie in difficoltà. A differenza di altre regioni, non è stato previsto un fondo regionale per il Bonus Affitti, né tantomeno l’anticipo dei fondi statali per il contrasto alla morosità incolpevole, bloccati in attesa di un decreto ministeriale. Questo scenario lascia migliaia di famiglie calabresi nell’incertezza, senza alcuna garanzia sulla propria abitazione.
La domanda scomoda: “A chi conviene questo stato di disagio?”
Il Consigliere Tavernise conclude il suo comunicato con una domanda provocatoria che risuona come un monito: “A chi conviene questo stato di disagio? Perché, nonostante le risorse disponibili, tutto resta fermo?“. Il Consigliere evidenzia la contraddizione tra le cifre milionarie annunciate e l’assenza di nuove abitazioni, tra le strategie decantate e l’abbandono dei Comuni, lasciati senza strumenti né risorse per gestire le assegnazioni.
“La verità è che la Regione non sta facendo il suo dovere. Servono meno annunci e più fatti. I calabresi non possono più aspettare”, conclude Tavernise, basando le sue affermazioni sulle informazioni ottenute dalla Giunta regionale in risposta a una sua precedente interrogazione sull’emergenza abitativa. La situazione richiede un’azione immediata e concreta per garantire il diritto fondamentale alla casa a tutti i cittadini calabresi.
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