L’intervento. Basta immobilismo! La politica torni a essere azione e partecipazione

La gente è ormai da tempo disgustata. La mancanza di ideali, di azioni e di progetti politici e amministrativi degni di questo nome si avverte a ogni livello. Il personalismo sfrenato ha spesso preso il posto del legale e franco confronto democratico, della partecipazione popolare alle decisioni che contano. Soprattutto, si ha la sensazione che il rispetto delle regole e dei percorsi di trasparenza democratica sia solo un proposito gridato a gran voce dai palchi o attraverso i media e i social, ma del tutto assente nei procedimenti amministrativi e deliberativi.

I partiti sono assenti, privi ormai di un’organizzazione democratica degna di questo nome e spesso prigionieri di dirigenti incapaci di proporre e attivare alcunché. Insomma, manca l’azione politica partecipata.

La Città Unica appare ferma, non è mai decollata e, al suo interno, partiti e movimenti politici civici hanno dimostrato tutti i loro limiti. Si ha la sensazione che il cosiddetto “nuovo” sia nato, in realtà, già vecchio e non sia in grado di assicurare alla nostra comunità alcuno sviluppo o crescita democratica.

Questa mancanza di organizzazione, visione e azione politica è apparsa chiara a un nutrito gruppo di amici e compagni – imprenditori e professionisti – con cui, nelle scorse serate, ho avuto il piacere di confrontarmi in modo sereno, pacato e approfondito. Molte delle tematiche riguardanti il territorio sono state affrontate con spirito costruttivo, entrando nel merito delle questioni più rilevanti:

  • La mancanza di una sanità degna di questo nome.
  • Il dilagare di fenomeni delinquenziali senza alcuna valida risposta da parte delle istituzioni preposte.
  • Il grave ritardo nella realizzazione delle principali infrastrutture e opere pubbliche sul territorio (es. nuovo ospedale, nuova 106 “Ter”, cittadella degli uffici comunali, un porto in grado di produrre servizi e ricchezza).
  • L’assenza totale di politiche sociali e di lavoro giovanile capaci di offrire alla comunità un futuro dignitoso.

Tutti hanno manifestato l’intenzione e il desiderio di dare un contributo con azioni socio-politiche condivise, in grado di offrire alla città almeno un punto di riferimento per provare a cambiare lo stato delle cose.

Costruire un dialogo trasparente che consenta ai cittadini una partecipazione democratica attiva è il primo obiettivo. Un percorso aperto, che permetta a tutti coloro che vorranno darci una mano di sentirsi protagonisti di un’azione socio-politica e culturale, potrà ricreare in città un clima positivo e propositivo, con proposte serie, meditate e trasparenti, degne di essere vagliate in modo democratico e partecipato.

Occorre, in altre parole, trasformare le proposte in azioni politiche concrete, portandole alla loro attuazione in modo condiviso dalla comunità e nell’interesse esclusivo della città.

Oggi tutto questo è assente. Mancano propositi politici concreti, forse perché si pensa troppo alle prossime candidature e agli sviluppi della propria carriera politica, o forse perché l’efficacia dell’azione politica ha già raggiunto il suo capolinea senza alcun risultato degno di questo nome.

Al nulla occorre porre rimedio.

Luigi Iacino

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