Ambulatori virtuali, potenziamento dell’emergenza e nuovi investimenti per una sanità più accessibile – L’Azienda Sanitaria Provinciale accelera sulla riorganizzazione dell’assistenza territoriale con interventi concreti per migliorare l’accesso ai servizi e rispondere alle esigenze della popolazione. Tra le novità principali, l’estensione dell’orario delle Aggregazioni Funzionali Territoriali (AFT), che garantiranno assistenza fino a mezzanotte, e l’introduzione degli ambulatori virtuali basati sull’intelligenza artificiale, pensati per colmare le distanze nei piccoli centri. Queste misure rientrano in un piano più ampio di rafforzamento della rete sanitaria locale, che include anche un nuovo protocollo per le emergenze e investimenti mirati per rendere il sistema più efficiente.
Orari prolungati per l’assistenza di base
Una delle modifiche più attese riguarda le Aggregazioni Funzionali Territoriali (AFT), che fino ad oggi operavano in una fascia oraria compresa tra le 8 e le 20. Con la nuova riorganizzazione, l’apertura sarà estesa fino a mezzanotte, consentendo ai cittadini di accedere a prestazioni sanitarie senza doversi necessariamente recare in ospedale. L’ampliamento degli orari è stato pensato per rispondere alle esigenze di chi lavora fino a tardi o vive in zone in cui i servizi sanitari sono meno capillari. Il progetto partirà in fase sperimentale in alcune aree, con l’obiettivo di estenderlo progressivamente su tutto il territorio.
Ambulatori virtuali: la tecnologia per superare le distanze
Un altro intervento significativo è l’introduzione degli ambulatori virtuali, che sfrutteranno l’intelligenza artificiale e la telemedicina per offrire consulenze e supporto a distanza. Questo modello di assistenza sarà particolarmente utile nei piccoli comuni, dove la presenza di medici e strutture sanitarie è limitata. Già nei prossimi mesi partiranno le prime sperimentazioni in tre comuni pilota. I cittadini potranno accedere agli ambulatori virtuali tramite un’app dedicata o direttamente presso le farmacie e i presidi sanitari territoriali dotati di postazioni attrezzate per il teleconsulto. Il servizio consentirà di ottenere pareri medici, indicazioni terapeutiche e, se necessario, la prescrizione di farmaci o esami di approfondimento. Secondo l’ASP, l’utilizzo della telemedicina permetterà di ridurre i tempi di attesa e migliorare l’accesso alle cure, garantendo una maggiore equità nel sistema sanitario. Se la sperimentazione avrà successo, il progetto sarà esteso ad altre province, coinvolgendo anche specialisti in ambiti come cardiologia, dermatologia e neurologia.
Emergenza-urgenza: nuove regole per una gestione più efficiente
Negli ultimi mesi, il sistema di emergenza-urgenza ha mostrato diverse criticità, legate soprattutto alla carenza di personale e all’aumento della domanda di interventi. Per migliorare la gestione del Pronto Soccorso, l’ASP ha introdotto un nuovo protocollo che prevede la figura di uno specialista reperibile, incaricato di intervenire nei casi più complessi. In particolare, il medico specialista sarà chiamato a supportare il trasferimento di pazienti con patologie gravi, quando l’unica alternativa disponibile è un mezzo non medicalizzato. Questo consentirà di garantire un trasporto più sicuro senza interrompere l’operatività del reparto.
Parallelamente, sono in fase di studio altre misure per alleggerire il carico sui Pronto Soccorso, tra cui il potenziamento delle unità di continuità assistenziale e una maggiore integrazione tra ospedale e territorio. Per finanziare queste iniziative, l’ASP sta utilizzando risorse extra bilancio e fondi europei destinati agli obiettivi di sviluppo sanitario. Questi investimenti consentiranno di migliorare l’efficienza della rete assistenziale, potenziando le infrastrutture e le dotazioni tecnologiche necessarie per offrire servizi adeguati.
![]() |
![]() |
![]() |