Una mostra fotografica dedicata a tutte le donne che hanno lasciato un segno nella storia di Canna

CANNA. Un’interessante Mostra Fotografica dedicata alle donne di Canna, a tutte le donne che hanno lasciato un segno, anche anonimo, nella storia di Canna.

La Mostra nasce da un progetto fotografico inserito quest’anno nel programma degli eventi promossi per l’estate in corso dall’amministrazione comunale di Canna intitolato “Tracce Joniche 2024”, attraverso il quale l’artista Giovanni Panarace, figlio di Canna anche se residente a Bologna per motivi professionali, non avendo mai reciso il cordone ombelicale che lo lega alle radici intende sottolineare e dare visibilità alla figura delle donne cosiddette “invisibili” che a Canna, come del resto in tutto il mondo, in modo diretto e più spesso rimanendo come suol dirsi dietro le quinte, nel corso dei secoli hanno contribuito al successo degli uomini celebrati dalla storia dando il proprio contributo a migliorare le complesse dinamiche tra l’uomo e la donna ed a “rimodellare”, piano piano e attraverso non poche rinunce, il valore che si associa oggi alle donne.

La rassegna fotografica di quest’anno, che fa seguito alla Mostra Fotografica sulla “grande guerra” presentata l’anno scorso dallo stesso Panarace e a quella precedente sulla “pietas popolare a Canna” dal titolo “Maria, tra fede a devozione”, sarà inaugurata presso il Palazzo delle Culture giovedì 8 agosto 2024 alle ore 21.30 e resterà aperta e fruibile fino a domenica 18 agosto.

Si tratta, come ha precisato lo stesso autore della rassegna fotografica che ha ringraziato tra gli altri l’amministrazione comunale per aver dato spazio all’evento, “di una raccolta di immagini relative ai primi decenni del ‘900 che, – ha scritto Giovanni Panarace – consentono di comprendere in modo più profondo ed empatico un particolare momento storico”, nel quale, come è avvenuto per tante personalità nel mondo, molto spesso gli uomini trionfavano anche perché ispirati dalle donne che, pur essendo autentiche forze motrici del loro successo, rimanevano invece nell’ombra senza mai ricevere il meritato riconoscimento.

“La mostra di questi fotogrammi – ha dichiarato ancora l’artista Panarace che farà dono delle immagini alle donne di Canna che hanno lasciato un segno – intende far conoscere e rendere merito alle tante donne che, come madri, come donne, come lavoratrici, come eroine, come campionesse sportive e come casalinghe – hanno combattuto guerre e fatto rivoluzioni. Immagini che – ha concluso Giovanni Panarace – che oggi portano alla memoria le identità che le donne cannesi sono riuscite a realizzare nell’ultimo secolo con il loro impegno e i loro sacrifici, attraverso i quali si sono evolute ed emancipate nei confronti di una società che tendeva sempre ad escluderle”.

Pino La Rocca

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